Sempre più morbidi, dolci, dai mille gusti e dalle tante forme ricercate, i marshmallow, caramelle, chewing gum, lecca-lecca e gelatine restano una categoria di alimenti sempre apprezzata sopratutto da bambini e adolescenti.
Pur essendone sconsigliato il consumo, specie se abituale ed eccessivo, per il loro apporto nutrizionale e alto contenuto zuccherino, a questi alimenti è anche associato un elevato rischio di soffocamento.
Grazie alle loro caratteristiche di forma, dimensioni e consistenza sono in grado di aderire ai tessuti molli del cavo orale rendendo difficile la deglutizione e nel caso venisse ingerito accidentalmente, rendono più complessa la liberazione delle vie aeree in caso di eventuale ostruzione.
È chiaro che per il genitore gestire e controllare il consumo di marshmallow, caramelle e chewing-gum in bambini in età prescolare può risultare difficile, specie se andando a scuola, il bambino riceva dai suoi compagni questi alimenti.
I bambini, soprattutto se molto piccoli, si trovano in una fase di sviluppo nella quale non sono ancora in grado di comprendere che il chewing-gum non va ingoiato, la caramella triturata con attenzione e il marshmallow masticato a lungo.
È dunque importante che i genitori e coloro che si trovano a contatto con i bambini siano informati sui rischi associati al consumo di questi alimenti.
Le tre caratteristiche da tenere in considerare sono:
– La forma specie se tondeggiante favorisce una deglutizione accidentale;
– Le dimensioni di oggetti o alimenti di circa 4,5 cm di diametro riescono ad ostruire le vie aeree di un bambino 0-4 anni;
– La consistenza morbida, appiccicosa e collosa rende difficile la deglutizione e complessa la disostruzione.
E’ buona abitudine educare il bambino a gestire questi alimenti in maniera corretta e attenta, limitandone il più possibile la somministrazione per il loro inadeguato apporto nutrizionale. È preferibile insegnare a mangiare in tranquillità senza correre, giocare o svolgere attività che potrebbero distrarre e facilitare un’accidentale ingestione.
Non da ultimo sapere come poter intervenire in caso di necessità costituisce un elemento chiave per la prevenzione secondaria, ovvero le azioni da svolgere qualora non si riesca ad evitare incidenti.
È fondamentale conoscere gli alimenti pericolosi per bambini da 0-4 anni, saperli trattare e manipolare correttamente per una somministrazione sicura e imparare le manovre di disostruzione e rianimazione cardiopolmonare mediante corsi di formazione certificativi riconosciuti a livello nazionale e internazionale.