La mozzarella viene prodotta con latte (bufalino o vaccino), caglio e sale. È un alimento molto presente sulle nostre tavole e in molte ricette tradizionali. Viene definita ”l’oro bianco” del bacino del Mediterraneo proprio per la sua apparenza bianca e lucente, la sua consistenza fresca, soffice e il suo sapore acidulo. Inoltre per l’estrema versatilità in cucina in molteplici piatti estivi ed invernali, la mozzarella è molto gradita dai consumatori.
Dal punto di vista nutrizionale, la mozzarella rientra nella categoria di alimenti che apportano macro e micronutrienti importanti per la crescita e la corretta funzionalità dell’organismo se consumati nelle adeguate porzioni e frequenze settimanali (vedi Linee guida per una Sana Alimentazione Italiana). Rappresenta inoltre un’eccellenza del tutto italiana e vanta un primato di esportazioni in tutto il mondo.
Data la sua caratteristica di essere un alimento fresco e facilmente deperibile, viene spesso consumata in ricette estive e semplici, come la caprese (pomodoro, mozzarella, origano e olio d’oliva) oppure come ingrediente in preparazioni tipiche come la pizza napoletana o gli gnocchi alla sorrentina.
È presente sul mercato in diverse dimensioni e pezzature, sotto forma di bocconcino, ciliegina, treccia e grammature da 80g, 125g, 250g o 500g e così via. Se sottoposta a cottura assume una consistenza filante, una maggiore elasticità e gommosità.
Tuttavia, recenti fatti di cronaca hanno segnalato la mozzarella identificandola come uno degli alimenti che causano ostruzione delle vie aeree per inalazione da corpo estraneo, specialmente se ingerito da bambini sotto i 4 anni d’età.
Tutte queste considerazioni spesso suscitano timore nei genitori che per non correre il rischio di soffocamento eliminano l’alimento dalle tavole e dall’alimentazione del proprio bambino.
Nulla di più sbagliato ed ecco il perché..
Nella maggior parte dei casi il problema è legato alle modalità di somministrazione utilizzate nella preparazione degli alimenti, in particolar modo dei bambini. Non è il prodotto alimentare di per sé a generare il danno ma le disattenzioni in fase di preparazione.
Conoscere i rischi consente di prevenire i pericoli senza dover rinunciare ad un alimento o a un buon piatto!
Un’idea su come agire in sicurezza potrebbe essere quella di munirsi di un tagliere da cucina, tagliare la mozzarella in fette sottili, per poi creare pezzetti più piccoli. La presenza di parti molto piccole eviterà una possibile ostruzione delle vie aeree a seguito dell’ingestione. Tale raccomandazione è ancora più pertinente per la sua consistenza gommosa e filamentosa. In questo modo non potrà ostruire il lume delle vie aeree in quanto le dimensioni dei pezzettini saranno così piccole da non permettere la creazione di un tappo vero e proprio.
Ma attenzione alla cottura! La chimica e la fisica della cucina ci insegnano che il trattamento termico induce un cambiamento di consistenza tale che, nel caso della mozzarella, potrebbe aumentare il rischio di soffocamento da cibo. Un accorgimento potrebbe essere quello di ricordarsi di lasciare intiepidire l’alimento prima di porvi all’interno la mozzarella.
Mettere in atto queste piccole accortezze nella preparazione, insegnare al bambino a mangiare piano e lentamente senza distrazioni significa ridurre il rischio di incidenti a tavola, perché in questo campo essere attenti e accurati non è mai troppo!