Morbide, dolci, dai mille colori e sapori le gelatine hanno da sempre richiamato l’attenzione e la voglia di grandi e piccini.
Non è qui il caso di fare disquisizioni sul tipo di alimento, sulle caratteristiche nutrizionali e/o dare consigli sulla frequenza di consumo, tuttavia è il caso di ricordare poche semplici regole di sicurezza a tavola.
In Europa il Sistema rapido di allerta per alimenti e mangimi (Rasff) ha segnalato nell’ultimo periodo circa 58 segnalazioni di alimenti richiamati per rischio di soffocamento. In particolar modo, tra i fattori maggiormente coinvolti perché pericolosi risulta evidente la presenza di un’eccessiva viscosità delle gelatine che sono oggi disponibili in commercio in diversi formati.
In Italia, le Linee guida del Ministero della Salute del 2017 sugli alimenti pericolosi e la prevenzione inseriscono le GELATINE tra gli alimenti a rischio insieme a: Caramelle dure e gommose, gelatine, marshmallow, gomme da masticare, popcorn, sfoglie di patate fritte croccanti (e snack simili).
Pertanto, risulta opportuno scegliere adeguatamente e con attenzione la tipologia di alimenti e le loro modalità di somministrazione, soprattutto in bambini di età compresa tra 0 e 4 anni.
Abbiamo indicato più volte che nella maggior parte dei casi sono proprio gli alimenti più amati e desiderati dai più piccoli a rivelarsi un vero e proprio pericolo per la sicurezza a tavola.
Quindi come possiamo intervenire?
Certamente avere un atteggiamento troppo restrittivo o addirittura paranoico non è da preferire. Quello che serve in questi casi è prestare attenzione alla scelta dei cibi in funzione delle loro caratteristiche di forma, consistenza e dimensioni e alle modalità con cui vengono proposti.
La tutela della salute dei bambini è uno degli obiettivi di ogni programma educativo. E poi prevenire è sempre meglio che curare.
Ricordiamo anche che l’età compresa tra 0 e 4 anni è stata riconosciuta come particolarmente critica su questo punto di vista per la tendenza del bambino a curiosare e portare ogni oggetto alla bocca. Quindi è opportuno che almeno per i primi anni questo tipo di alimenti non sia somministrato né posto in luoghi e angoli della casa facilmente accessibili.
E se non dovesse bastare?
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