Ancora oggi in Italia, un bambino ogni dieci giorni perde la vita per soffocamento da corpo estraneo e gli alimenti sono responsabili di oltre la metà dei casi di inalazione. La fascia di età più colpita è quella da 0 a 4 anni per le principali differenze anatomiche nella forma (conoide e ad imbuto) e le ridotte dimensioni delle vie aeree del bambino rispetto all’adulto. Motivo per cui è più facile che un corpo estraneo possa prendere la strada sbagliata e renderne difficile l’espulsione.
Inoltre i bambini si trovano in una fase di sviluppo nella quale sono spinti fisiologicamente a portare alla bocca qualsiasi oggetto con il quale entrano in contatto. La bocca gli consente di conoscere il mondo che li circonda e avere una relazione affettiva e gratificante, oltre che nutritiva.
Pertanto, è di fondamentale importanza conoscere tali attitudini e, senza alcuna inibizione o privazione, prevenire il contatto con oggetti di piccole dimensioni o parti di essi che, se ingeriti o inalati, possono originare un episodio di soffocamento. Qualunque oggetto di dimensioni tali da passare in un foro del diametro di 4.5 cm può occludere completamente le vie aeree di un bambino, qualora inalato.
Uno dei fattori più importanti da tenere bene in considerazione è l’attitudine del bambino ad adottare comportamenti rischiosi durante un pasto. L’azione del parlare, giocare, ridere mentre si mangia spesso non viene percepita come pericolosa dai genitori. In questo caso la simultaneità della deglutizione e della fonazione necessita di un atto di coordinazione e massima attenzione. Molto spesso i bambini giocano o si distraggono mentre mangiano. Talvolta pur di far mangiare il proprio bambino, si permette di guardare la tv/tablet o di alzarsi da tavola e fare giochi di movimento che invece possono facilitare l’inalazione.
Occorre fare attenzione perché la distrazione è proprio dietro l’angolo.
È fondamentale dunque mangiare composti a tavola sotto la supervisione continua di un adulto, che ne impedisca disattenzioni e qualunque attività che possa distrarlo dall’atto della masticazione. È importante per loro consumare un pasto in un posto gradevole, tranquillo e lontano da ogni distrazione, mangiando lentamente e a lungo i piccoli pezzetti di cibo. Masticare bene prima di deglutire favorirà anche la corretta digestione, il senso di sazietà, la consapevolezza dei sapori e la conoscenza di colori e forme dei cibi.
Un altro fattore di rischio, spesso sottovalutato, è il farli mangiare mentre si viaggia in auto. Se è pur vero che a volte pur di venire incontro alle esigenze dei più piccoli (andare a scuola, in palestra, a danza, basket..) si ricorre ad una vita frenetica, è importante saper ritagliare del tempo per far consumare la merenda al bambino seduto e in tranquillità e non in macchina senza alcuna sorveglianza continua.
Senza dimenticare che a tavola si impara il rispetto delle regole e dei limiti, base fondamentale dell’educazione. I comportamenti adottati durante un pasto, se corretti, aiuteranno i bambini nel loro percorso di crescita.
La prevenzione primaria, mediante l’adozione di precauzioni note e condivise, non legate esclusivamente al buon senso, costituisce sempre la base di ogni progetto in ambito sicurezza.