Il nostro territorio vanta una notevole tradizione gastronomica e culinaria. La caratteristica principale della nostra cucina è infatti la semplicità nella scelta e nella composizione degli ingredienti, unita alla tipicità e alla territorialità.
Negli ultimi anni l’interesse per la gastronomia si è accresciuto notevolmente, diffondendosi a macchia d’olio non più solo tra professionisti e appassionati del settore ma in tutte le case soprattutto attraverso i principali canali di diffusione e social, oltre che nei luoghi pubblici e nella ristorazione commerciale.
In tal senso, si è andato sempre di più affermando il principio secondo il quale la buona cucina sia strettamente legata alla scelta di un cibo di qualità e alla modalità di trattamento al quale viene sottoposto.
Le tecniche di cottura rendono gli alimenti più digeribili e igienicamente sicuri, purché conservati nei tempi e nelle modalità corrette; ne aumentano la gradevolezza e l’appetibilità per gli aromi e i sapori sprigionati.
Gli alimenti si classificano sulla base delle loro consistenze, forme e dimensioni, oltre che per le loro caratteristiche nutrizionali e organolettiche. E a seconda della modalità di trattamento scelta per la preparazione gastronomica possono subire variazioni nelle loro caratteristiche.
Così al fine di garantire che un alimento sia sicuro da un punto di vista di “sicurezza nella somministrazione e preparazione” è necessario che siano note e condivise le possibili modifiche alle quali potrebbe andare incontro al fine di poter essere prudenti e accorti nella scelta e nella proposta alimentare migliore per la dieta dei nostri bambini o con bisogni speciali.
Ecco alcuni esempi pratici per poter proporre un pasto in totale sicurezza.
• Alzi la mano chi non ha mai assaggiato un bel piatto di gnocchi alla sorrentina, la pizza margherita o che non sia rimasto stupito nell’assaporare una scamorza fusa o – perché no – una buona fonduta servita nel coccio di terracotta.
In tutti questi casi, a contatto con le elevate temperature, i formaggi a pasta dura o molle hanno la tendenza a fondere assumendo una consistenza fluida e filante. Man mano che il piatto subisce un raffreddamento la consistenza cambia, tende a solidificare di nuovo e rende necessaria una prolungata e attenta masticazione.
Occorre dunque prestare attenzione e ricordare sempre che gli alimenti con queste caratteristiche seppur tagliati in pezzetti molto piccoli possono risultare rischiosi una volta sottoposti al calore e raffreddamento.
Il consiglio è quindi quello di tagliarlo sempre in pezzetti molto piccoli ed evitare di includerli in piatti caldi che potrebbero favorire il crearsi di un vero e proprio “tappo” nelle vie aeree di un bambino.
• Generalmente la carne una volta cotta è più tenera e digeribile ma talvolta cotture troppo prolungate rischiano di indurire il taglio scelto, capovolgere la condizione, e renderne dunque difficile la masticazione.
• La cottura a vapore invece rende l’alimento morbido ed è consigliata soprattutto per vegetali e legumi.
• Cotture troppo prolungate possono facilitare l’effetto colla tra parti dello stesso alimento.
Allora facciamo attenzione in cucina nella scelta degli ingredienti e nelle modalità di cottura. Preferiamo cotture semplici, facili e nei tempi giusti per consentire al contempo un pasto sicuro e il mantenimento delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali.
Così darete spazio alla vostra fantasia in tutta sicurezza!