Siamo professionisti appassionati e con un grande sogno, quello che non muoia più nessun bambino a causa di un chicco d’uva, un wurstel, una nocciolina o un qualsiasi altro alimento o oggetto.
Il nostro impegno è quello di diffondere le semplici, ma spesso sconosciute, norme di prevenzione primaria e secondaria del soffocamento, con l’obiettivo di riempire il vuoto esistente in quest’area della sicurezza alimentare e di impedire in ogni luogo, spazio, tempo e attività, ogni azione che possa provocare incidenti dovuti alla mancata conoscenza o all’assenza di informazione e formazione sull’argomento.
Questo sito nasce…
…come uno strumento per costruire una “rete di protezione”, fatta di consapevolezza e responsabile attenzione, intorno ai bambini ed al loro mondo, in una dimensione emozionale, sociale, nutrizionale e comportamentale
…affinché le informazioni corrette e la consapevolezza di cosa fare e cosa arrivino a tutti e diventino parte di una coscienza collettiva che permetta di identificare in maniera facile e sicura gli alimenti considerati come pericolosi per i bambini fino a 4 anni, se non somministrati nella maniera più adeguata
…per aiutare tutti coloro che si occupano di un bambino a gestire in maniera adatta e sicura l’eventuale necessità di intervenire con manovre di disostruzione e rianimazione cardiopolmonare
…per stimolare percorsi di crescita e formazione di qualità ed alta professionalità di chi è chiamato ad occuparsi quotidianamente di bambini: insegnanti, educatori/educatrici, operatori dei servizi di ristorazione collettiva e commerciale, servizi di assistenza all’infanzia pubblici e privati (come ludoteche, centri estivi, ecc…)
A dispetto della sua percezione da parte della popolazione, in termini di rischio, il soffocamento da corpo estraneo rappresenta un rilevante problema di salute pubblica. Costituisce infatti una delle principali cause di morte nei bambini di età inferiore ai 3 anni e le evidenze epidemiologiche a nostra disposizione ci indicano che la quota di incidenti rimane elevata anche e fino ai 14 anni di età.
Per citare qualche dato epidemiologico, in Europa si stima che 500 bambini ogni anno muoiano soffocati, mentre in Italia si calcolano circa 1000 ospedalizzazioni all’anno. Le stime più recenti, calcolate includendo anche i “quasi-eventi” e gli episodi di minore gravità (risolti grazie all’intervento della famiglia, senza la necessità di rivolgersi ai sanitari), mostrano come l’incidenza reale del fenomeno sia in realtà 50-80 volte superiore rispetto a quella dei ricoveri, con un totale di circa 80 mila episodi stimati all’anno.