Ormai liberi da impegni lavorativi o scolastici e ritmi serrati possiamo dedicare del tempo a noi stessi e alla nostra famiglia. L’incremento delle temperature durante l’estate favorisce le partenze per il mare o la montagna e occasioni per passare le giornate con la propria famiglia o con gli amici. L’afa estiva è anche responsabile della scarsa attività fisica e del consumo di piatti pronti, costituiti soprattutto da cibi freddi, veloci e semplici da preparare.
Per i più piccoli l’estate rappresenta anche un momento per divertirsi dimenticando di seguire le buone regole di comportamento durante i pasti, quali il mangiare composti a tavola, aspettando di aver mangiato prima di giocare, correre, guardare la TV…
Tutti questi accorgimenti rappresentano infatti un primo semplice ed efficace strumento per prevenire episodi di soffocamento da cibo che si verificano durante il pasto.
Tra gli alimenti più consumati in questo periodo e graditi dai bambini ci sono l’uva, le pesche, i pomodorini, le olive da mensa, il bocconcino di mozzarella.. Solo alcuni tra le cause di inalazione da corpo estraneo che, se non adeguatamente gestiti con le manovre di disostruzione, possono portare anche a esiti fatali.
È fondamentale conoscere le più semplici norme di prevenzione primaria e dunque quali alimenti sono pericolosi se somministrati nelle scorrette modalità in bambini tra 0 e 4 anni, oltre che le manovre salvavita PBLSD (Pediatric- Basic-Life-support con uso del DAE – Defibrillatore semiautomatico per tutti con placche pediatriche).
Le modalità di taglio e somministrazione degli alimenti rappresentano ancora oggi un aspetto della sicurezza alimentare ancora troppo sottovalutato. Eppure, gli alimenti sono la causa di circa 60%-80% di episodi di soffocamento e i bambini da 0-4 anni sono maggiormente a rischio.
Gli alimenti “pericolosi” sono quelli che presentano particolari caratteristiche di forma, consistenza e dimensioni, ma che possono essere resi innocui con piccoli ma fondamentali accorgimenti sulle modalità di somministrazione e manipolazione.
Gli alimenti che, con meccanismi differenti, possono comportare rischio di soffocamento sono quelli:
– troppo piccoli (semi, frutta secca, caramelle..) o troppo grandi (pezzi di carne, frutta intera, verdura cruda).
– molli o scivolosi, dalla forma tonda, come l’uva, le ciliegie, o di forma cilindrica, come i wurstel, le carote a rondella, il bocconcino di mozzarella, i pomodorini pachino e le olive.
– duri o secchi, come le verdure crude di consistenza fibrosa (finocchio, sedano), le noci e la frutta a guscio
– di consistenza appiccicosa (come banana, burro di arachidi).
Non è necessario che tutti questi alimenti vengano eliminati dalla dieta del bambino ma possono essere somministrati purché siano rispettate le giuste modalità di taglio e somministrazione in modo da modificarne:
– la forma (rimuovere i semi, tagliare gli acini dell’uva o le carote nel senso della lunghezza per poi ricavarne pezzetti più piccoli; eliminare il nocciolo dalle ciliegie prima di tagliarle in piccoli pezzi);
– la consistenza (cuocere i cibi per aumentarne la morbidezza);
– le dimensioni (tagliare in piccolissimi pezzi prosciutto, carne, frutta).
Le Linee di Indirizzo nazionali ed internazionali sconsigliano fino al raggiungimento dei 4 anni d’età il consumo di frutta a guscio, semi (accessibili solo se frullati) e caramelle per l’elevato rischio di aspirazione.
È necessario proteggere i bambini applicando queste semplici regole, a casa e fuori casa ed è inoltre importante che in tutti gli ambienti frequentati dai più piccoli siano conosciute e applicate tutte le norme di prevenzione primaria e secondaria.
Dobbiamo essere tutti consapevoli del rischio al quale possono andare incontro i bambini per poterlo prevenire e scongiurare nella maniera corretta.
Chi Salva un Bambino…Salva il Mondo Intero!